Voci dai padiglioni: il futuro del turismoraccontato nei corridoi della fiera

C'è qualcosa che distingue la fiera da tutti gli altri ambienti: il brusio di fondo. Un 'rumore bianco' che accompagna incontri, speech, relatori, tavole rotonde. Un vociare solo apparentemente indistinto, fatto però di idee, riflessioni, confronti.

Il destino del comparto passa anche da quel sottofondo, da quei pensieri scambiati al volo tra colleghi, dove spesso si esprimono i timori e le speranze più profonde.

TTG Travel Experience è anche questo: le opinioni che nascono dal contatto umano davanti a un caffè o semplicemente incrociandosi tra un padiglione e l'altro.

Ma di cosa si è parlato nei corridoi di TTG, SIA e SUN 2022? Come al solito gli spunti di riflessione che nascono dalla possibilità di radunare tutto il settore sono tanti, diversi e tutti interessanti.

Trasporti e hotel
A iniziare dalla questione dei voli, che emerge a più riprese sia sul palco degli eventi che nelle chiacchiere tra addetti ai lavori. Nessuno nasconde le difficoltà del trasporto aereo, alle prese con una mancanza di personale che rende i biglietti una merce rara (e costosa) sia per la riduzione dell'offerta sia per le cancellazioni che falciano ulteriormente i posti disponibili. Inutile negarlo: questo argomento tiene banco a tutti i livelli nel settore del travel. E gran parte dell'attenzione converge sui voli, il loro costo e la loro disponibilità.

Ma il viaggio non è solo spostamento: per costruirlo servono anche gli alberghi. Altro tasto dolente, che viene guardato non senza preoccupazione. Il covid ha colpito duro il segmento del ricettivo. In molti non hanno retto alle chiusure forzate e i portoni sbarrati si sono moltiplicati. Chi è riuscito a tamponare la situazione pandemica ora si trova ad avere a che fare con un costo dell'energia in volata e bollette che moltiplicano il loro valore mese dopo mese. Per alcuni inizia a essere più conveniente serrare i battenti, riducendo ancora di più la disponibilità di letti. Qui il discorso diventa simile a quello dei voli: quando la domanda crescerà per l'inverno ci sarà posto per i turisti? La domanda, purtroppo, a oggi non ha ancora una risposta sicura.

Il nodo dei guadagni
Su tutto, il grande spettro dei margini. Ovvero di quell'ossigeno senza il quale l'imprenditoria, a qualsiasi livello, non può sopravvivere. Anche questo aspetto rappresenta una grande incognita: perché se l'ultima stagione estiva ha visto il ritorno dei flussi, altrettanto non si può dire dei guadagni, stretti nella morsa dell'inflazione. La voglia di viaggiare dopo due anni di restrizioni ha dato la spinta alle partenze estive, ma molti operatori hanno dovuto assorbire i rincari di prezzo sacrificando i guadagni. Però non è detto che questo meccanismo possa durare a lungo.

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