De-icing manuale all'aeroporto di Brindisi, domani l'ispezione dell'Enac

Domani i tecnici dell’Enac si recheranno all’aeroporto di Brindisi per iniziare le verifiche sulla gestione dell’emergenza derivata dalle avverse condizioni meteo che ha portato, nei giorni scorsi, il personale dello scalo a effettuare il de-icing dalle ali degli aeromobili manualmente.

La polemica, spiega brindisireport.it, è scoppiata tra il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis e il sindaco di centrosinistra di Brindisi, Riccardo Rossi da un lato, e dall’altro i vertici di Aeroporti di Puglia dopo la diffusione di un video che mostra gli addetti dello scalo costretti a cercare di sciogliere il ghiaccio con secchi di acqua calda. I vertici dello scalo sono accusati di non aver dotato l’Aeroporto del Salento di un’attrezzatura di eliminazione del ghiaccio dalle ali degli aeromobili.

La risposta di Aeroporti di Puglia
Dal canto suo Aeroporti di Puglia informa come, in presenza di ghiaccio, la procedura preveda due livelli: il de-icing e l’anti-icing. Per il primo, il de-icing, con temperature al suolo maggiori o uguali a 0 gradi le procedure standard in vigore consentono, spiega una nota di Aeroporti di Puglia “l’utilizzo di acqua calda a 60°C. È il caso di quanto avvenuto a Brindisi dove, a seguito di ispezione effettuata dal Comandante del volo, lo stesso alla luce delle particolari condizioni climatiche (temperature al suolo superiore a 0°C ed assenza di precipitazioni nevose) ha effettuato un ulteriore test di verifica, semplice ma efficace, per rimuovere eventuali residui di neve sulle ali, al fine di decidere in totale autonomia e sicurezza la partenza del volo”. 

L’anti-icing, invece, prevede l’utilizzo di specifiche procedure e fluidi certificati.
Aeroporti di Puglia ribadisce inoltre che l’Aeroporto di Brindisi “è certificato in base agli standard europei Easa per la sicurezza ed è dotato degli impianti ed attrezzature necessarie per il regolare e sicuro svolgimento delle operazioni aeroportuali”.

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