I t.o. chiedono ai vettori più chiarezza sulle tariffe

Tariffe poco chiare e mancanza di dialogo tra tour operator e vettori: questo il grido d'allarme lanciato da Astoi, nelle parole di Andrea Mele (nella foto), responsabile del gruppo di lavoro vettori di linea dell'associazione. "C'è forte preoccupazione da parte di tutti gli opertori di Astoi - spiega -; oramai manca il riconoscimento del mestiere del tour operator da parte delle compagnie: vengono fatte delle tariffe e lanciate sul mercato, a prescindere che siano destinate al solo volo o alla costruzione di pacchetti turistici". Ragione che ha spinto Astoi a impugnare carta e penna e scrivere una lettera a 50 vettori aerei che operano in Italia. "Abbiamo deciso per un'azione comune e decisa - aggiunge Mele -, andando oltre la concorrenza tra singoli operatori perché qui si tratta di una battaglia condivisa, che è diventata ormai una questione di sopravvivenza". L'unione fa ancora la forza, quindi. Soprattutto in periodi di difficoltà. "Abbiamo mandato la lettera a giugno e solo ora inizia ad arrivare qualche prima timida risposta - evidenzia Mele - : pensiamo di tirare le somme a settembre, quel che è certo è che ci riproponiamo di dare la priorità a quelle compagnie che saranno in grado di darci le risposte che vogliamo".

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