Ets: l'Ue non cede ai ricatti, ma tratta con l'Icao

La polemica sull'Ets non accenna ad abbassare i toni, e l'Ue, dopo le minacce di Cina e Russia e le contestazioni degli Usa, prende in mano la questione Ets.
 
La Commisione europea, nel ribadire che non cederà alle ritorsioni, fa sapere che sta trattando con gli Stati Uniti e con l'Icao per trovare una soluzione appropriata. La tassa imposta alla compagnie aeree da Bruxelles per compensare le emissioni di CO2 nei cieli d'Europa aveva suscitato reazioni molto forti da parte dell'industria aerea mondiale, che si è riunita a Mosca per trovare una linea comune per contrastare il provvedimento, ma arrivando addirittura alla minaccia di blocco delle rotte.

L’obbligo dell’Unione europea prevede che tutte le compagnie aeree acquistino permessi per compensare le emissioni dei voli che utilizzano gli aeroporti del blocco. La decisione ha suscitato minacce di una guerra del commercio internazionale, con la possibilità di interrompere il traffico aereo mondiale.

"Non credo che ci sarà una vera e propria rappresaglia, ma, se accadrà, agiremo immediatamente e in modo appropriato" ha detto Jos Delbeke, direttore generale della Commissione per l'Azione climatica, aggiungendo che: "Siamo impegnati a lavorare con l'Icao, e ci sono già state discussioni costruttive con i principali protagonisti dell'aviazione civile degli Stati Uniti, mentre con Cina e India si sta discutendo per risolvere il problema di extraterritorialità".

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