Da Lufthansa a BritishHogan contro tutti

Alla fine si è tolto tutti i sassolini dalle scarpe. E lo ha fatto proprio in Europa, per rispondere sul terreno di conquista: “Non siamo una minaccia, semmai portiamo benefici”.

James Hogan da Abu Dhabi, ceo di Etihad, ha scelto la platea della conferenza sulla competitività del settore aviation della Ue organizzata a Vienna per rispondere a tutti gli attacchi subiti nelle ultime settimane dai big del Vecchio Continente.

Risposte neanche troppo indirette a chi lo accusa di mettere a rischio gli equilibri del trasporto aereo con i propri investimenti, da Lufthansa a British. “Da compagnie aeree stabili e ben connesse derivano forti vantaggi economici e benefici sociali”, ha sottolineato Hogan nel suo intervento, durante il quale ha più volte puntualizzato che tutto quanto sta avvenendo segue il massimo rispetto delle regole e delle normative comunitarie.

“I vettori del Golfo non sono la causa delle difficoltà del trasporto aereo europeo”, ha poi aggiunto, ricordando che i mali del Vecchio Continente risiedono in altro, tra cui mancati investimenti nelle infrastrutture, costi di struttura elevati e carenza nella gestione degli spazi aerei. Fino al colpo finale delle low cost.

“Gli investimenti esteri -  ha poi affondato Hogan -, non rappresentano una minaccia, ma un’opportunità per rafforzare le compagnie aeree e sostenere sia l’occupazione che la crescita economica. La nostra strategia è a favore della concorrenza”.

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