Pnr, Schengen, sicurezzaCome cambiano i voli

Da un lato la stretta sulla sicurezza per arginare le minacce del terrorismo; dall’altra il processo di liberalizzazione per fare crescere l’industria del trasporto aereo dell’Ue.

Si sta per aprire un anno che potrebbe in qualche modo rivoluzionare tutto il settore nel Vecchio Continente, con importanti ripercussioni per tutti i passeggeri.

I prossimi giorni saranno cruciali per avviare il nuovo programma legato al pnr, il sistema di controllo dati dei passeggeri che ha già il via libera dei ministri dell’Interno e che ora deve essere approvato il 15 dicembre prossimo dal Parlamento europeo. Una stretta che porterà alla registrazione dei dati di  tutti i passeggeri in volo tra i Paesi dell’Ue e quelli extracomunitari, che verranno mantenuti per 5 anni (6 mesi in chiaro e per il resto criptati). Non si procederà invece alla sospensione di Schengen: lo stato di emergenza con il rafforzamento dei controlli durerà i sei mesi previsti.

Sul fronte liberalizzazioni, l’Unione europea sta lavorando a un pacchetto di misure (con investimenti da quasi mezzo miliardo all’anno fino al 2020) che hanno l’obiettivo di fare crescere un’industria fondamentale per tutti i Paesi membri. Tra i progetti in discussione anche l’avvio di un dialogo con le singole realtà, in particolare Paesi del Golfo, Asia (con la Cina su tutte): obiettivo trovare intese e aprire agli investimenti esteri nelle compagnie europee, andando oltre il vincolo del 49 per cento come tetto massimo delle quote. Uno scenario che aumenterebbe la competitività.

Altro punto, l’accelerazione del cielo unico europeo, con l’ottimizzazione degli aeroporti più frequentati. Infine norme di sicurezza condivise e con standard tecnologici molto più elevati.

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