Corsa ai Fondi Ue per il turismo, le Regioni ai nastri di partenza

Emilia Romagna, Marche e Piemonte. Sono queste le regioni che, pubblicando i loro bandi, hanno mosso i primi passi per accaparrarsi i fondi Ue per il turismo, una mole di denaro che ammonta a 1,8 miliardi, cui attingere nell’ambito della programmazione 2014-2020 per l’ambito Por-Fesr, che fa riferimento a risorse di carattere strutturale per Pmi e infrastrutture. A queste regioni farà seguito il Veneto, che dovrebbe debuttare in aprile.

Ed è proprio sulla programmazione turistica regionale che fa luce un rapporto di Federturismo-Confindustria, i cui risultati mettono in evidenza tutte le criticità connesse ai fondi comunitari e alle iniziative regionali. “In generale - commenta a Il Sole 24 Ore Italo Candoni, coordinatore dell’iniziativa - dall’indagine emerge il quadro di un Paese adagiato, quantomeno in materia di programmazione turistica, sulla disomogeneità”.

E a rincarare la dose è il presidente di Federturismo-Confindustria, Renzo Iorio: “La programmazione turistica - sostiene - è disomogenea, la collaborazione pubblico-privato è carente e la governance turistica territoriale è inadeguata”.

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