Spesometro: tutte le incognite per le agenzie, a un mese dalla scadenza

Le norme sono ancora lì, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma sono aggiornate allo scorso anno. Eppure, manca meno di un mese al termine ultimo per l’invio dei dati relativi all’ultimo spesometro annuale (d’ora in poi, infatti, sono previsti più invii l’anno).

Come riporta ilsole24ore.com, nonostante la scadenza sia imminente, restano ancora dei dubbi da chiarire.

Il primo, forse il più importante, è il famoso esonero per le agenzie di viaggi. Fino allo scorso anno, infatti, gli operatori turistici (dettaglianti e operatori) hanno escluso dalla comunicazione le operazioni di importo inferiore a 3mila euro al netto dell’Iva. Ma lo ‘sconto’ sulle incombenze non è mai stato trasformato in misura strutturale: in altri termini, affinché l’esonero sia valido, deve essere prorogato di anno in anno.

Attualmente, come riporta il portale del quotidiano finanziario, sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene riportato il provvedimento che esclude dallo spesometro di agenzie e tour operator le operazioni oltre i 3mila euro più Iva effettuate nel 2014. Ma, affinché la misura valga anche per i dati da inviare entro poche settimane, manca ancora la proroga.

Si sta replicando, dunque, la situazione dello scorso anno, quando la proroga arrivò sul filo di lana, dopo che molti contribuenti avevano già provveduto a compilare le comunicazioni, includendo ovviamente tutte le operazioni.

Altro punto da chiarire, quello relativo alle operazioni black list. Come afferma Il Sole 24 Ore, l’elenco è stato soppresso già per le comunicazioni relative al periodo di imposta 2016. Ma lo spesometro ordinario presenta comunque una serie di quadri relativi alle operazioni con soggetti non residenti. E, nel comunicare le operazioni con l’estero, va precisato anche il codice dello Stato di controparte.

Il portale del quotidiano precisa che l’Agenzia delle Entrate, in base a questi dettagli, potrebbe effettuare verifiche sulle operazioni con gli Stati ritenuti a maggior rischio. Ma l’elenco degli Stati in questione, ad oggi, non esiste, in quanto la black list è stata abrogata.

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