Parchi a tema, la grande scalata di Costa Edutainment con il fondo Oaktree

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- 23/07/2019 17:24

Parchi a tema, la grande scalata di Costa Edutainment con il fondo Oaktree

A stagione estiva in corsa, quello dei parchi di divertimento a tema appare un business più profittevole che mai, almeno a giudicare dalle ultime notizie di mercato. Dopo l’annuncio di Lego, che attraverso il fondo di investimento Kirkbi ha lanciato un’Opa su Merlin, colosso dei parchi a tema con all’attivo oltre 130 strutture compreso Gardaland, è ora la volta di Costa Edutainment.

Iniezione di capitale da Oaktree
Come riportato da La Repubblica, il gruppo, che ha in portfolio strutture come l’Acquario di Genova o l’Aquafan di Riccione, ha evidenziato l’ingresso in società di Oaktree capital management. L’investitore subentra a Vei Capitale e ha anticipato un’iniezione di capitale pari a 40 milioni di euro, somma che gli consentirà di controllare il 40 per cento circa del gruppo presieduto da Giuseppe Costa.
L’obiettivo finale è quello di fare di Costa Edutainment, attraverso nuove acquisizioni sia in Italia sia all’estero, un polo di rilevanza europea nell’ambito dei parchi di divertimento. Alla guida resterà il presidente Giuseppe Costa, che sottolinea come la società stia vagliando l’acquisizione di parchi acquatici, meccanici e acquari già esistenti, ad esempio in Francia e Spagna.

Nuove acquisizioni entro settembre
“Entro settembre – sottolinea Costa – dovremmo aver già concluso qualche accordo”. Costa Edutainment, fondata nel 1997, ha all’attivo 11 strutture gestite, circa 3 milioni di visitatori all’anno e un fatturato 2018 pari a 60,2 milioni di euro. Nel giro dei prossimi mesi prevede di aggiungere almeno due nuovi parchi all’offerta esistente. Perché, secondo Costa, “Il comparto legato ai parchi di divertimento è in crescita, ma ancora troppo frammentato. L’obiettivo è quello di diventare un polo di portata europea”, andando a presidiare un settore che attualmente conta in Italia oltre 230 parchi tematici per un giro d’affari 2017 pari a 376 milioni e un indotto che sfiora gli 800 milioni. Naturale quindi anche l’interesse recentemente manifestato da un colosso come Lego. La sfida è aperta.