Parole nuove

RYOKAN - Sono chiamate così le locande tradizionali giapponesi. Le camere hanno il pavimento in tatami (stuoia di paglia di riso rivestita di paglia di giunco), di solito con un tavolino basso al centro, l’occorrente per preparare il tè e sono senza il letto. Infatti è il personale dell’albergo che, prima della notte, sistema il futon (materassino e trapunta) per dormire. Molti alberghi di Tokyo o di altre città sono dotati di camere in stile tradizionale, dove possono soggiornare anche sei persone.

ONSEN - Fonti termali naturali e riscaldate. In tutto il territorio giapponese ce ne sono circa 3.000, sia in zone montuose sia costiere. Ryokan, alberghi e impianti pubblici delle località termali sono dotati di vasche interne o all'esterno (rotemburo), quasi sempre separate per donne e uomini. Vi si accede senza alcun indumento, si può portare con sé solo un piccolo asciugamano, prima di immergersi ci sono delle postazioni per lavarsi e sciacquarsi accuratamente con detergenti a disposizione. Attenzione: l'accesso agli onsen può essere interdetto a chi ha tatuaggi evidenti. Il motivo di questa regola è che i tatuaggi, in Giappone, sono spesso simbolo di appartenenza alla Yakuza, la mafia.

YUKATA - È un abito tradizionale giapponese, adatto per le occasioni informali e molto più semplice da indossare rispetto al kimono. Si tratta di una tunica leggera con maniche ampie da vestire sulla biancheria intima. Si porta il lato destro sul corpo e il lato sinistro sopra. (Attenzione a non fare il contrario: è il modo in cui i giapponesi vestono i morti).

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