Le strategie Jnto

Tokyo 2020 è dietro l'angolo, ma l'ascesa del Giappone come meta turistica non si ferma. Hideki Tomioka da ottobre è alla guida dell'ufficio romano di Jnto, l'Ente nazionale del Turismo giapponese e ha anticipato a TTG le prossime strategie per i mesi a venire.

Può fornirci qualche informazione riguardo ai flussi turistici in entrata?
Nel 2018 il Giappone ha accolto 30 milioni di turisti da tutto il mondo. Un numero che è cresciuto di 5 volte da quando Jnto ha lanciato la campagna Visit Japan, nel 2003.

Cosa può dirci a proposito degli italiani che scelgono il Giappone?
Nel 2017 sono stati 125.864 i turisti provenienti dall'Italia. L'80 per cento era alla prima visita, il 9,5 alla seconda.

Le stagioni più ‘calde’ in termini di arrivi e partenze?
Dall'Italia il grosso degli arrivi si ha in agosto, in aprile per la fioritura dei ciliegi e in ottobre per ammirare i paesaggi esaltati dai colori autunnali.

Quali sono le strategie di Jnto e gli investimenti?
Abbiamo elaborato un piano strategico di tre anni, mirato per ciascun Paese dove siamo presenti. Nel biennio 2016-2018 Jnto ha inaugurato 7 nuovi uffici all'estero e quello di via Barberini, a Roma, è uno di questi. Potrebbero esserci nuove aperture in futuro, ma al momento nulla è definito.

Quali sono le aree considerate più interessanti in Giappone?
Per i visitatori italiani, Tokyo, Kyoto, Nara, il Monte Fuji, Hakone e tutta la zona circostante sono mete imprescindibili, ma ci sono anche molte altre destinazioni che noi raccomandiamo. Al momento stiamo cercando di far conoscere aree meno note al mercato italiano come Hokkaido, Tohoku, Hokuriku, Setouchi, Shikoku, Kyushu e Okinawa.

Fra le iniziative con i tour operator rientra il roadshow organizzato con IEG?
Certo. Stiamo girando varie città, promuovendo incontri commerciali b2b con t.o., compagnie aeree, fornitori giapponesi e agenti di viaggi. M. T.

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