L’anno che verrà

Auguri, auguri, auguri!!! I più sinceri e fervidi auguri per uno splendido e brillante 2014.

Io li faccio sempre con il cuore, veramente, e faccio il tifo per tutti, anche per i concorrenti. Su questa barca del turismo, sul barcone del sistema Paese ne abbiamo tutti bisogno.

Ma perché li facciamo giusto ad inizio anno gli auguri? Cos’è l’anno se non una convenzione sociale? Si, si qualcuno dirà l’anno ha una valenza astronomica, è la durata di una rotazione della terra attorno al sole, si, ma perché comincia giusto il 1/1, perché dovrebbe essere un confine tra una vita e un’altra?

Bisogna tornare a periodi ancestrali della storia dell’uomo per far coincidere l’inizio dell’anno con la 'morte' e 'rinascita' del sole, e quindi della vita, tutto un periodo strettamente collegato tra 'saturnali' romani e 'Natale' cristiano, e tutte le conseguenze in fatto di 'strenne', regali ecc…

Perché non ci auguriamo a vicenda ogni giorno, ma con il cuore, “che sia una splendida giornata”, “che tu abbia uno splendido futuro”?

Dal mio punto di vista, oggettivamente, esistono solo due tempi, il passato e il futuro; entrambi hanno valenza nel preciso istante in cui li viviamo. L’unica differenza tra i due è che uno è immutabile, l’altro è incognito, ma uno affonda radici nell’altro e il primo si protende nel secondo.

Il nostro potere, infinito, più di quanto immaginiamo, è nel momento in cui stiamo facendo qualcosa, un battito d’ali di farfalla capace di scatenare un uragano nel futuro.

E come lo dedichiamo? Leggiamo su facebook i commenti di fine anno 2013: “il peggiore anno della mia vita”, “xxxxx (turpiloquio censurato) 2013”, “finalmente te ne vai ……… (censura) 2013”.

Ogni anno 'astronomico' e convenzionale è un intero contenitore di materiale, di vita vissuta, di gioie, di lutti, di splendide esperienze, e di tragedie, è semplicemente la vita, nulla di più nulla di meno.

Dedicare ogni istante di questa vita a fare ciò che piace, ad imparare dagli errori del passato, a mettere tassello dopo tassello elementi per il futuro, questo è quello che dovremmo fare anziché recriminare, ogni tanto ci prendiamo anche una 'tranvata' in faccia, e dobbiamo leccarci le ferite, ma fa parte del gioco, è un fatto della vita, che appartiene al passato nel preciso istante in cui cessa l’evento, anche se porta strascichi di sofferenza.

Agli agenti di viaggi in particolare dico, e soprattutto ai più anziani, non vi aspettate di tornare ai bei tempi, ormai tutto è cambiato e sta cambiando, il migliore augurio che posso fare a tutti noi è di prendere coscienza, in questo preciso istante, che siamo frutto del nostro passato, ma il nostro futuro è nelle nostre mani, e che può essere più o meno roseo in base al nostro atteggiamento verso la vita e nel business, come nell’esistenza, in base alla nostra capacità di adattarci all’ambiente che ci circonda.

Per il resto Buon Anno.

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