Expo 2023 a Roma: “Una scommessa per l’Italia intera”

Dimitri Kerkentzes, segretario generale del Bureau international des Expositions, arriverà lunedì per discutere sulla candidatura di Roma a sede di Expo 2030.

Giampiero Massolo, diplomatico, ex direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, oggi presidente del Comitato promotore Expo Roma 2030, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, spiega come  Kerkentzes sia già stato in Corea del Sud e Arabia Saudita “Paesi concorrenti insieme con l’Ucraina. Verificherà lo stato di consapevolezza e sostegno del Paese e la realizzabilità del progetto. Avrà contatti con le istituzioni, vedrà il sito prescelto, a Tor Vergata, e il mondo imprenditoriale”.

Quella di Roma “è una sfida nazionale: è l’Italia che si candida, non una città, una regione o un partito politico. È una partita che non si può giocare solo a livello delle istituzioni, sia pure importanti. Serve che si mobiliti l’intero sistema-Paese, come già sta facendo”.

La candidatura italiana “non è una candidatura per mettere in mostra Roma, che è già nota. Vogliamo dimostrare quello che può fare il mondo insieme, se collabora. Perciò non ci limitiamo a chiedere il voto agli altri Paesi ma offriamo percorsi di collaborazione e la realizzazione di progetti comuni a tutti, senza distinzione".

Il titolo scelto è ‘Persone e Territori: rigenerazione, inclusione e innovazione’,  “un tema abbastanza ampio perché tutti vi si riconoscano ma non troppo generico, come mi pare siano alcuni altri. Gli Expo non sono fiere campionarie ma servono a far progredire le relazioni internazionali, per questo sono necessari contenuti precisi. Altrimenti il rischio è fare il conto dei soldi e basta”.

La partita è aperta. La modalità attraverso cui nel novembre 2023 voteranno 170 governi, a scrutinio segreto, “rende tutto imprevedibile”.

Se Roma verrà selezionata, post evento alla città rimarranno “un distretto della scienza, della tecnologia e della ricerca. E i Paesi che lo vorranno, potranno rimanerci. Il progetto Ratti sviluppa anche una modalità di accesso all’area valida indipendentemente dall’Expo”.

Il  flusso stimato è quello di 30 milioni di persone, sui 21 di Milano. “Con la creazione di 51 miliardi di valore aggiunto e 300 mila posti di lavoro”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana