Germania e Stati Uniti star dell'inbound italiano

La Germania continua a rimanere il mercato di punta per l'inbound nella Penisola. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale del Turismo, i 12 milioni di turisti tedeschi annui in arrivo tenderanno infatti ad aumentare, seppure in maniera controllata.

A spingere l'incremento soprattutto la differenziazione dei prodotti: accanto al balneare i turisti tedeschi iniziano infatti ad apprezzare le mete minori e l'enogastronomia.

Il motore a più intensa crescita dell'incoming resta, però, il mercato Usa: per il 2013 i turisti a stelle e strisce sono previsti in crescita del 5,7 per cento, con oltre 5 milioni di viaggiatori, e per il 2014 saliranno del 6,3, arrivando a 5,3 milioni. Il turismo statunitense continua sempre a privilegiare le mete culturali tradizionali, tuttavia anche in questo caso le ricerche più recenti segnalano un interessamento sempre maggiore per le attrattive storiche, culturali e gastronomiche dei centri minori e le principali stazioni balneari e montane del nostro Paese.

La medaglia di bronzo spetta, invece, alla Francia, primo Paese dell'area mediterranea per arrivi in Italia e terzo nel ranking dei bacini emissori. Un mercato che però, rispetto ai primi due, mostra una tendenza alla stabilità negli anni. Nel 2013 crescerà, infatti, solo di 0,6 punti percentuali, mentre per il 2014 l'Osservatorio prevede un incremento di un solo punto rispetto a quest'anno. In totale i turisti francesi nel Belpaese quest'anno arriveranno a 3,8 milioni.

Incrementi limitati anche per i visitatori provenienti dal Regno Unito, quarti in classifica, che secondo le stime quest'anno aumenteranno solo di 0,6 punti, a quota 2,8 milioni, mentre il prossimo anno arriveranno a 2,9 milioni, salendo dell'1,6 per cento.

Austria e Svizzera chiudono la sestina con crescite previste fra lo 0,8 e il 3,2 per cento. I turisti austriaci quest'anno saranno 2,6 milioni e il prossimo saliranno a 2,7, mentre invece gli svizzeri, a quota 2,1 milioni, si manterranno su questi livelli anche nel 2014.

La Spagna, ottava in classifica, è l'unico mercato per il quale si prospetta un calo di arrivi di 0,7 punti per l'anno in corso, cui però seguirà un recupero della stessa entità il prossimo anno. Il calo di questi turisti è, però, da inquadrare in una generale flessione delle partenze degli spagnoli verso mete estere.

All'opposto l'incremento più forte, dopo quello dei visitatori americani, sarà appannaggio dei turisti giapponesi, destinati quest'anno ad aumentare di 3,6 punti e di 2,7 l'anno prossimo. Un mercato dalle potenzialità straordinarie per il nostro Paese, che continua a viaggiare nonsotante le catastrofi naturali subite e le conseguenti ricadute economiche. Infine chiudono la top ten i visitatori sudamericani; anche per loro l'Osservaotrio prevede un rafforzamento dei flussi del 2,5 per cento quest'anno e di 3,1 punti percentuali nel 2014.

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