Tassa di soggiorno: Federalberghi Veneto all'attacco

Arriva un duro attacco alla tassa di soggiorno.

Dopo il primo anno di applicazione generalizzata del balzello, il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, traccia un bilancio fortemente negativo sul balzello. "Come previsto – dice Michielli - gli albergatori hanno operato con la usuale correttezza non boicottando l’iniquo balzello e facendosi carico di trasmettere i vostri copiosi contributi alle casse dei Comuni. Come previsto i Comuni beneficiari hanno annunciato di destinare i proventi a tutto tranne che a mirati investimenti in favore dei turisti, i quali non saranno particolarmente felici di apprendere che i loro soldi verranno spesi in gran parte per coprire buchi di bilancio".

L'attacco è duro, e non lascia spazio alle nuove manovre in atto. Secondo Michelli, infatti, un emendamento alla Finanziaria approvato dalla VI commissione del Senato vuole estendere la possibilità di esigere la tassa di soggiorno a tutti i comuni italiani, non solamente a quelli definiti 'turistici'.

Non solo: l'emendamento prevede inoltre che i gestori delle strutture ricettive siano responsabili del pagamento dell'imposta, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi. "Trasformati in esattori – dice ancora Michielli -, potremmo quindi trovarci a dover far causa ai nostri stessi ospiti".

"Il livello di perversione vessatoria e di scollamento dalla realtà operativa delle aziende è ormai insostenibile" chiude amaramente il presidente.

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