Maldive carbon free, arriva la tassa volontaria per i turisti

Una tassa volontaria per finanziare il piano che porterebbe le Maldive a essere il primo Paese 'carbon free' del mondo.

La proposta è del presidente Mohamed Waheed, che ha spiegato come un'imposta sui turisti che visitano i resort maldiviani potrebbe portare alle casse statali un contributo fondamentale per aiutare il Paese a diventare una destinazione a emissioni zero entro il 2020.

"Abbiamo proposto l'ìdea di un fondo volontario per i passeggeri che giungono nell'arcipelago in aereo - ha spiegato alla Reuters il presidente -. Anche solo con un contributo di 10 dollari a testa si potrebbero raccogliere 10 milioni l'anno".

Con il livello del suolo situato, in media, a soli 1,5 metri dal mare, la Maldive sono il più basso Paese del mondo e anche uno dei più vulnerabili, dal momento che il cambiamento climatico porta all'innalzamento del livello del mare.

Il progetto di costruzione del nuovo aeroporto approvato lo scorso anno richieder un importo di 27 dollari per ogni visitatore e Waheed non vuole gravare ulteriormente sull'industria del turismo, che rappresenta il 30 per cento dell'economia da 2,1 miliardi delle Maldive: per questo la tassa dovrebbe essere volontaria.

"Credo che la maggior parte dei nostri turisti abbia una particolare sensibilità per le tematiche ambientali - ha aggiunto il presidente - e sarà, quindi, felice di dare un contributo per rendere le Maldive un Paese carbon free".

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