ArtBonus per t.o.e agenzie di viaggi Tutte le istruzioni

L'ArtBonus, la legge fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini, farà arrivare anche nelle tasche di agenzie di viaggi e tour operator un credito di imposta del 30 per cento. Con la firma dei decreti attuativi il 12 febbraio scorso, è dunque possibile accedere al rimborso di una parte degli investimenti effettuati per le aziende del turismo, per un massimo di 12.500 euro di credito.
Ma per quali aziende e come si faccia veramente ad ottenere il credito, è ancora abbastanza misterioso.
Proviamo, quindi, grazie a Travel Advisor, a vedere come e quando si possono richiedere i danari.

L'ArtBonus prevede, per il periodo 2014/2016, un credito di imposta del 30 per cento delle spese sostenute per investimenti nella digitalizzazione delle imprese: fra queste aziende sono compre anche agenzie di viaggi e tour operator incoming.

1) Studi di settore
Per la precisione, il credito può essere richiesto solo da adv e t.o. appartenenti al cluster 10 dello studio di settore 'Agenzie intermediarie specializzate nel turism incoming' e al cluster 11 dello studio di settore 'Agenzie specializzate in turismo incoming'.
Il credito d'imposta per adv è t.o. è riconosciuto per una quota non superiore al 10 per cento delle risorse (che sono 1,5 milioni l'anno).

2) Le spese per cui si può richiedere
a. Spese per impianti wifi a condizione che venga offerto anche gratuitamente al cliente
b. Spese per siti web ottimizzati per sistema mobile
c. Spese per programmi e sistemi informatici per la vendita di servizi e pernottamenti
d. spese per spazi e pubblicità per promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti su siti e piattaforme anche gestiti da adv o t.o.
e. spese per servizi di consulenza per comunicazione e marketing digitale
f. spese per la formazione del titolare o dei dipendenti

La spesa massima complessiva è di 41mila 666 euro, quindi il credito di imposta massimo sarà di 12.500 euro.
Non si può richiedere per i costi relativi all'intermediazione commerciale.

3) Come ottenerlo
È necessario presentare una domanda al Ministero Beni Culturali e Turismo: ancora non sono note le date entro cui presentarla e la modalità.

Nella domanda, sottoscritta dal legale rapprsentate dell'impresa, deve essere riportato: il costo complessivo delle spese, l'attestazione di effettività delle spese sostenute (che va certificata dal collegio sindacale o da un commercialista), il credito di imposta spettante.

Inoltre, va allegata una dichiarazione dell'imprenditore che elenchi gli interventi effettuati, l'attestazione del sostenimento delle spese, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà relativo ad altri aiuti 'de minimis' fruiti nell'esercizio in corso e nei 2 precedenti.

4) Scadenze e quote
Il Ministero, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, dopo le verifiche, comunicherà il riconoscimento del credito d'imposta all'azienda.

Il credito deve essere ripartito in 3 quote annuali di pari importo e può essere utilizzato solo in compensazione tramite modello F24.

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