Borsa, destinazionie voli aerei: il modello Alpitour spiegato da Burgio

L’idea dello sbarco in Borsa affascina sempre più Alpitour. Lo conferma il presidente Gabriele Burgio, che in un’ampia intervista pubblicata da lastampa.it parla a 360 gradi dei progetti del gruppo e del business model che ha consentito al t.o. di piazzarsi ai vertici della classifica stilata dall’Istituto tedesco di qualità e finanza.

Lo scacchiere delle destinazioni
Nord Africa in difficoltà, con conseguente riorientamento dei flussi turistici su Italia, Grecia e Spagna. Si muove così lo scacchiere delle destinazioni a corto-medio raggio. Senza dimenticare le altre aree. “Abbiamo aperto alcune nuove mete lontane e anche queste sono molto piaciute al pubblico: l’Oman, lo Sri Lanka, la Colombia”. Senza dimenticare i Caraibi e la promessa di Cuba. “Siamo stati fortunati perché di recente abbiamo acquisito Press Tours, molto forte su questa meta”, aggiunge Burgio.

Integrazione verticale
Nell’intervista, il numero uno dei gruppo torna anche a parlare di integrazione verticale, ovvero “offrire al viaggiatore tutti i servizi”, dal volo all sistemazione alberghiera. “Stiamo espandendo questuo schema”, precisa ulteriormente il presidente, sottolineando l’impegno su questo fronte. In particolare la compagnia aerea di casa, Neos, viene considerata un tassello essenziale del business. “Per un tour operator - afferma Burgio - i voli diretti sono una parte fondamentale dell’offerta”.

Sbarco a Piazza Affari
Sul fronte dell’ipotesi Borsa, ventilata negli scorsi giorni, il presidente di Alpitour afferma: “Non abbiamo ancora deciso”. Ma aggiunge: “Non appena la notizia è trapelata, ha suscitato un tale interesse che ci siamo sentiti incoraggiati a continuare”.

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