Astoi e le prospettive per l'inverno: ‘Avanti con prudenza’

Meno passeggeri rispetto al 2019, ma fatturato in crescita media del 5-7 per cento: il 2023 segna il ritorno alla normalità e nel Villaggio Astoi si torna finalmente a respirare un cauto ottimismo.
“I risultati della stagione estiva - spiega il presidente, Pier Ezhaya - indicano una discrepanza fra fatturato e passeggeri; è la risposta all’inflazione, che non accenna ad allentare la morsa. Figlio di questo trend, il comportamento d’acquisto dei clienti è profondamente cambiato, con una grande richiesta delle mete più competitive in termini di prezzo come Egitto e Tunisia. Rallenta il Mediterraneo e soprattutto la Grecia. Ma tornano alcune aree del mondo come l’East Africa e il Giappone. Così come ritrovano grande appeal i viaggi studio e le crociere”.

Il ruolo della Penisola
Dal canto suo, “L’Italia ha chiuso la partita estiva con uno zero a zero. Decollata con il piede giusto, i prezzi troppo elevati hanno rischiato poi di compromettere la stagione, per lo meno finché gli operatori non hanno rimodulato la leva prezzo”. L’inverno porterà con sé maggiori tensioni sulla domanda. “A prescindere dall’effetto guerra, che purtroppo potrebbe compromettere la stabilità dell’intera area, l’inflazione non accenna a diminuire. La domanda comincia a essere meno tonica e non si prevede una riduzione dei costi, dal carburante alle materie prime”. (contina sulla digital edition)

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