Eden: "Un 2012 ancora in trincea"

Il grande freddo non risparmia l’inverno del tour operating italiano. Il rallentamento delle vendite e il clima di incertezza che attraversa diverse destinazioni storiche del mercato tricolore è sotto stretto monitoraggio da parte di Eden Viaggi che, nella persona del suo direttore commerciale e marketing, Angelo E. Cartelli (nella foto), prova a tracciare un delicato bilancio della situazione attuale.

“Si preannuncia una stagione non facile: il mercato sarà un campo di battaglia anche quest’anno”. Il pensiero del manager poggia le fondamenta su un inverno difficile. “Le vendite sono rallentate e, sembrerà una banalità ma l’ondata di gelo non fa venire voglia di mare”.

“Non si riesce a creare un clima di stabilità, viaggiamo costantemente in forecast - ammette Cartelli -, ogni trenta giorni dobbiamo rivedere i trend e prendere decisioni rapide ed efficaci: non ci possiamo assolutamente distrarre”.

Le priorità
Ma non si può di certo neppure stare a guardare. Occorre programmare e muovere con meticolosità gli investimenti. “Confermiamo l’impianto dello scorso anno per la stagione estiva, con il Mediterraneo al centro e Grecia e Spagna in primo piano - illustra il direttore commerciale -. La sfida sarà più grande però: vogliamo rivedere protagonisti Mar Rosso e Tunisia che abbiamo deciso di potenziare ulteriormente. Così facendo, se il mercato non cresce, dovremo correggere ulteriormente la qualità di prodotto, per guadagnare quote”.

Se il Mar Rosso viaggia a corrente alternata in attesa della fine delle tornate elettorali in Egitto, si aspetta il ritorno della Tunisia. “Abbiamo messo in piedi un accordo importante con l’Ente del turismo - anticipa Cartelli - e nella stagione winter, pur avendo una sola struttura a Djerba, il trend è stato positivo”. Più bilanciato lo scenario lungo raggio, con una doppia velocità nell’area caraibica, divisa tra Cuba e Giamaica in sofferenza e Messico e Repubblica Dominicana a far registrare buoni numeri.

Fortino per gli operatori
“Chi vuole combattere da solo rimane isolato: il comparto deve capire che non si esce da questo scenario senza decisioni comuni”. Cartelli non smette di crederci e invoca decisioni condivise per tutta la filiera. “I volumi si riducono ma i tempi di prenotazione oscillano ancora tra i 70 e i 120 giorni - sostiene il manager -. Occorre un lavoro intelligente sul pricing, la sola ragione del last minute è il prezzo. Non ci liberiamo della crisi se pensiamo di fare una guerra tra poveri abbattendolo ulteriormente”.

Le istanze di Eden sono finite sul tavolo Astoi, dove il presidente dell’azienda, Nardo Filippetti, “sta spingendo per avere un osservatorio turistico con dati comuni e punta a far chiarezza sul discorso Iva - conclude Cartelli -: il ministro Gnudi ha dichiarato che vuole il turismo al 18 per cento sul Pil: bene, il nostro settore deve essere equiparato agli altri settori produttivi. Ci serve aiuto, non nuovi ostacoli”.

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