Scali dimezzati: il piano del ministro Corrado Passera

Da più di sessanta aeroporti operativi potrebbero restarne in vita solo la metà.

Questo uno dei punti principali del piano aeroporti elaborato dal ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, con l'Enac e alcune società di consulenza. Un progetto molto chiaro: circa quaranta scali, strutture adeguate e nessun intervento statale. Le realtà minori, per restare operative, potranno contare sull'intervento di istituzioni locali.

La mappa degli aeroporti italiani secondo Passera, riporta non poche sorprese, come segnala Repubblica.it (leggi qui). Fiumicino resta il primo hub nazionale, con Ciampino rivisitato in qualità di cityairport e l'incognita di Viterbo, che dovrebbe ospitare il traffico low cost ma sul quale occorre fare ancora chiarezza sui fondi necessari.

Spostandosi a Nord, Malpensa ricoprirà il ruolo di gate intercontinentale, mentre Linate sarà votato al business, Bergamo al low cost e Venezia diventerà sempre più la porta d'accesso verso l'Oriente. A Sud da una parte vi sarà il 'polo dell'area meridionale adriatica' con Bari capofila, dall'altra, il polo campano con Capodichino al momento ancora 'strategico' ma, in un futuro non definito, pronto a lasciare il passo a Grazzanise.

Sulle Isole, confermata l'importanza degli scali siciliani con due poli, orientale e occidentale e di quelli sardi, con Cagliari, supportato dal leisure di Olbia e il low cost di Alghero.

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