Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Credo che ora stiamo cercando nell’area giusta, dobbiamo identificare visivamente il relitto prima di poter confermare con certezza che questo è il punto dove riposa il volo MH370, ma lo troveremo".
Con queste parole Angus Houston, comandante australiano, come si legge su corriere.it, commenta il nuovo segnale captato per due volte dalla nave Ocean Shield nell'area dell'Oceano Indiano dove si stanno effettuando le ricerche del Boeing scomparso.
Per dare la conferma definitiva si aspetta di identificare visivamente il relitto, ma si ritiene che il segnale captato provenga proprio dalle scatole nere del Boeing della Malaysia Airlines.
I nuovi collegamenti stabiliti, rispettivamente di 5 e di 7 minuti, servono a restringere ulteriormente l'area di ricerca del volo MH370.
Il mistero del Boeing scomparso, dopo 33 giorni di ricerche, sembra così vicino al termine.
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