Lungo raggio low cost di Norwegian, Usa e Ue ai ferri corti. La parola a Trump

Il via libera ai voli transatlantici di Norwegian da parte degli Stati Uniti se da un lato chiude una battaglia legale durata tre anni dall’altro potrebbe scatenarne una ancora più aspra, addirittura tra Unione europea e Usa.  

L’ok al piano di collegamenti messo a punto dal vettore norvegese, con partenze in particolare dal Regno Unito, ha provocato reazioni contrarie dall’altra parte dell’Oceano, con i big del settore che temono di vedere le proprie quote di mercato ridursi su direttrici da sempre molto redditizie.

La richiesta a Trump
Morale? In difesa dell’americanità, spiega Repubblica.it, è stato chiamato in causa direttamente il futuro presidente Donald Trump, al quale è stato chiesto senza mezzi termini di revocare l’accordo sin dall’inizio del suo mandato. Decisione che, appunto, provocherebbe uno scontro diretto tra Ue e States, con il rischio di mettere in pericolo i trattati esistenti.

Il piano Norwegian
Norwegian per ora resta alla finestra e continua con la sua politica di annunci di nuovi voli, come quello fatto ieri relativo all’aeroporto di Gatwick e che prevede l’aumento del 50 per cento delle rotte previste tra Londra e gli Stati Uniti e anche l’avvio di collegamenti verso Buenos Aires e Cuba. Inoltre in programma c’è anche l’avvio delle tratte dalla Spagna, sempre verso gli Stati Uniti, paese al quale dovrebbe seguire l’Italia con voli da Roma Fiumicino, già oggi base italiana di Norwegian.

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