Milano-Roma: la sfida business di easyJet

L’avevano data per favorita nella gara sulla Linate-Fiumicino. E easyJet non ha voluto deludere. Alla fine l’ha spuntata sugli altri competitor, risultando come prescelta dal monitoring trustee per rompere il regime di monopolio di Alitalia sulla rotta Milano-Roma.

“Questa decisione rappresenta una pietra miliare per il libero mercato, poiché favorisce in primis i consumatori”. C’è soddisfazione nelle parole di Frances Ouseley, direttore Italia di easyJet, nel commentare questa nuova vittoria. Un entusiasmo e una grinta che il manager a capo della branca italiana del vettore non riusciva a celare neanche quando l’esito sulla gara era ancora incerto.

All’indomani della decisione dell’Antitrust di assegnare alla compagnia aerea britannica alcuni slot sulla Linate-Fiumicino, Ouseley non può che ribadire quella che da tempo è la convinzione del vettore: “Siamo sempre stati certi di poter rappresentare la migliore alternativa per generare una vera concorrenza - prosegue il direttore Italia -, poiché abbiamo già dimostrato di sapere portare un vantaggio concreto ai consumatori, con la nostra offerta di viaggi accessibili con un servizio di qualità”.

Apertura ai viaggi d’affari
Entrare operativamente su una rotta che, tradizionalmente, è dedicata al traffico d’affari non spaventa affatto easyJet: “L’intenzione di accrescere il nostro volume derivante dai viaggiatiori business è nota da tempo - sottolinea infatti Ouseley -: lo share che ricopre il segmento bt attualmente è di circa il 18 per cento”. Non fa mistero, dunque, delle strategie del gruppo il direttore Italia: “Anche il fatto che abbiamo partecipato a TTG Incontri per la prima volta ben si coniuga con il nostro interesse per il target bt - rimarca Ouseley -. Del resto, le agenzie sono quelle che creano il ponte tra le esigenze delle aziende e il servizio fornito dalla compagnia aerea e a noi interessa far sapere che siamo pienamente operativi su questo fronte”.

Non importa che si tratti di agenzie indipendenti o di grandi network, “vogliamo accrescere il nostro volume d’affari - dice senza mezzi termini la manager -: a volte non abbiamo neanche necessità di spiegare chi siamo ai nostri interlocutori. Quello che però vogliamo sia ben chiaro è la tipologia di prodotto che offriamo”.

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