Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Estense e il Museo del Bargello. Sono questi i poli museali italiani che si sono conquistati il podio nella classifica dei siti a maggior numero di consensi sui social.
Il bilancio è frutto del monitoraggio di un anno condotto da Travel Appeal, la startup toscana che, sui richiesta del Mibact, per dodici mesi ha adattato ai musei l’indice creato in origine per alberghi, ristoranti e mete.
Ne è nato un algoritmo in grado di misurare i commenti in rete sui 20 grandi musei nazionali. I primi risultati, oltre a incoronare il polo umbro, sono incoraggianti se visti nel loro complesso, ma evidenziano anche alcune nette criticità.
Se, infatti, l’81,48 per cento dei visitatori giudica complessivamente positiva l’esperienza nei musei, secondo La Stampa focalizzandosi su aspetti specifici si nota come scenda al 65 per cento il tasso di coloro che ritengono positiva l’accoglienza e cali ancora al 59 per cento la percentuale di chi giudica buona l’accessibilità intesa come trasporti e infrastrutture.
Il grado di soddisfazione diminuisce ulteriormente con l’inizio dell’anno: a gennaio, infatti, solo il 33,9 per cento dei visitatori si dice soddisfatto dei servizi, da internet ai bagni, dalle biglietterie alle guide.
Una serie di gap che, secondo il ministro Franceschini, possono essere eliminati proprio grazie a questo monitoraggio: “Non vogliamo che il sistema si trasformi in una classifica dei musei - dice -, ma l’obiettivo è stimolare tutti a recuperare i ritardi. Abbiamo le collezioni più importanti al mondo, ma un sistema di servizi arretrato”.
Per molti siti, tuttavia, il primo nodo da affrontare è proprio la presenza sul web: secondo il monitoraggio di Travel Appeal, infatti, ancora quattro musei su dieci non hanno un account Twitter e tre su 10 nemmeno uno su Facebook. Per non parlare del più trascurato di tutti, Instagram; su questo social, infatti, ha aperto un account solo il 15 per cento dei musei.
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