La Nuvola di Fuksas aperta nel 2017, le fasi della travagliata vicenda

La travagliata storia del nuovo centro congressi di Roma, quella Nuvola di Fuksas fiore all’occhiello della futura Roma congressuale, si conclude con un lieto fine: l’opera, a 17 anni dal progetto e a 8 dall’inizio dei lavori, è stata finalmente conclusa: l’inaugurazione ufficiale è fissata per il prossimo 29 ottobre, quando una diretta Rai mostrerà la struttura al paese, ma l’operatività slitta al 2017, dopo i collaudi che saranno effettuati nei prossimi 6/8 mesi.

Presentato alla stampa due giorni fa, si legge su Eventreport.it, il centro congressi ha una capienza complessiva di 8.000 posti, di cui 1.762 nello scenografico auditorium avvolto in un telo in fibra di vetro microforato che ricorda una nuvola sospesa e 6.000 nella sala plenaria modulare e a configurazione multipla (fino a 24 sale) contenuta nella “teca” di acciaio e vetro già divenuta icona. A corollario, uno spazio di 6mila metri quadrati sotto l’auditorium da utilizzare come area espositiva, banqueting o per presentazioni di prodotto, e poi business center, uffici, cabine traduzione, sale regia e aree di ospitalità. Per realizzare la struttura, fa notare l’impresa costruttrice Condotte d’Acqua, sono state utilizzate 20mila tonnellate di acciaio, pari a quasi 3 volte la quantità di ferro usata per la Torre Eiffel.

I prossimi passi
“Nei prossimi mesi” ha annunciato Enrico Pazzali, amministratore delegato di Eur SpA, società proprietaria della struttura, “saremo impegnati a realizzare le opere di completamento delle aree esterne, a completare la fase di collaudo e ad avviare la commercializzazione del centro congressi: la completà operatività è prevista dal 2017, con l’obiettivo di andare a regime nei prossimi 3-5 anni”. E una volta a regime, indica Pazzali, il centro congressi punta a ospitare tra i 200 e i 300mila congressisti l’anno: “Uno studio della camera di commercio stima che un congressista spenda circa 1.400 euro a congresso, il che significa una potenziale ricaduta sul territorio fra i 300 e i 400 milioni di euro”.

Per il momento sono già in calendario due eventi importanti: il congresso internazionale degli avvocati, che a ottobre 2018 porterà a Roma 6mila delegati, e il congresso internazionale di chirurgia della spalla e del gomito che si terrà a maggio 2022 con 3mila partecipanti.

I costi
Il conto finale per la realizzazione dell’opera è lievitato a 300 milioni di euro (iva esclusa), contro i 221 previsti in fase d’appalto, e vi è compresa anche la costruzione della “Lama”, l’albergo luxury con 439 camere su 16 piani che sorge accanto alla Nuvola e che è stato terminato allo stato cosiddetto di “shell and core” (cioè privo di finiture) per dare massima flessibilità al brand alberghiero che lo acquisterà, anche se il tema della vendita non è ancora stato definito.

Infine, ha annunciato Pazzali, la Nuvola non si chiamerà Nuvola. “Bandiremo un concorso di idee, rivolto a tutti, per scegliere il nome del centro congressi, che comunicheremo nella serata del 29 ottobre, quando premieremo il vincitore in diretta televisiva su Rai 1”.

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