Le stime Confcommercio: “Verso un calo del 3% del Pil, hotel e trasporti i più colpiti”

L’Ufficio Studi della Confcommercio prevede un calo del 3% del Pil nel caso in cui il Paese “riaprisse” a ottobre. Alberghi, ristorazione, trasporti e tempo libero i settori più colpiti.

“Con il protrarsi delle chiusure delle attività produttive e di quelle del terziario – come il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni – e con la prospettiva che questa situazione si prolunghi nel tempo, la situazione economica e il calo dei consumi sono destinati a peggiorare – afferma una nota dell’Ufficio Studi, si legge su HotelMag -. E, nella difficoltà di prevedere a breve il ritorno a una situazione normale, rischia di saltare la previsione più ottimistica che era quella della “riapertura” dell’Italia a giugno che avrebbe comportato, per il 2020, la perdita di 1 punto di Pil e 18 miliardi di consumi. Si fa, quindi, più realistica l’ipotesi della “riapertura” del Paese solo a inizio ottobre, con una riduzione dei consumi di oltre 52 miliardi e un calo del Pil di circa il 3%, stime che incorporano anche gli aiuti stanziati con l’ultimo decreto”.

I dati dei settori più colpiti: alberghi e ristorazione -23,4 miliardi di consumi nel 2020, pari al 2,16% rispetto al 2019; trasporti -16,5 miliardi; cultura e tempo libero -8,2 miliardi.

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