Il commento del direttore
Remo Vangelista
La tassa di soggiorno si prepara a invadere la Penisola. Dopo Roma, infatti, il provvedimento potrebbe essere adottato da diversi comuni. La novità rappresenta una delle ipotesi in campo all'interno del decreto sul federalismo fiscale attualmente in discussione; il tema è stato al centro dell'incontro di ieri tra il presidente dell'Anci (l'Associazione dei comuni italiani), Sergio Chiamparino, e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. La tassa, che dovrà comunque passare al vaglio del Governo, verrebbe applicata sul modello di Roma e consentirebbe ai Comuni a maggiore vocazione turistica di compensare i tagli ai finanziamenti agli enti locali; nella Capitale si prevede che l'introduzione dell'imposta possa portare nelle casse della città circa 82 milioni di euro, da riconvertire almeno in parte direttamente per il turismo. Provvedimenti simili sono attualmente in fase di studio a Firenze e Venezia.
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