Grecia oltre i record, Kefalogianni: "Il brand del Paese è forte"

"Lottiamo contro la recessione dal 2008, ma ora ci stiamo riprendendo e i segnali positivi che arrivano dal settore turistico ne sono la prova".

Al Wtm di Londra Olga Kefalogianni, ministro del Turismo della Grecia (nella foto), tira le fila di un anno eccezionale per l'inbound nel suo Paese.

Un anno che si concluderà con il superamento della quota di 22 milioni di visitatori internazionali, meglio ancora del già brillante 2013.

"La Grecia - spiega il ministro - sta progressivamente sviluppando la propria offerta, sulla scia di riforme istituzionali che hanno contribuito a incoraggiare il turismo: dobbiamo dimostrare che il brand del Paese è forte e in grado di superare le avversità temporanee".

Panos Livadas, segretario generale dell'Organizzazione turistica nazionale greca, ribadisce che il successo di quest'anno non è dovuto al caso: "Sono tre le motivazioni delle cifre record dell'inbound - elenca -: la stabilità politica, il taglio drastico alla burocrazia e un cambiamento strategico nella nostra politica di comunicazione".

Livadas ricorda come il turismo sia sempre linfa vitale per il Paese, con oltre 14 miliardi di euro di entrate valutarie, 700mila posti di lavoro e un contributo del 20 per cento al Pil.

Mentre l'inbound sulle isole si è ripreso già da tempo, la rinascita di Atene è avvenuta un po' in ritardo. "Quest'anno - ricorda Kefalogianni - ha segnato il pieno ritorno della capitale sulla mappa turistica internazionale, con un incremento di arrivi di quasi 30 per cento rispetto al 2013".

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