Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Garantire il massimo livello di sicurezza e incoraggiare i viaggi". Questa la ricetta di Roger Dow, presidente e ceo della Us Travel Association, che fa il punto sul turismo negli Stati Uniti alla vigilia delle commemorazioni per l'11 settembre 2001. Fornendo i dati economici del periodo, Dow ha evidenziato come il turismo internazionale abbia rappresentato un'occasione mancata per l'economia degli Usa e in termini di posti di lavoro. "Mentre il segmento lungo raggio outbound è cresciuto del 40% dal 2000 al 2010, i turisti da oltreoceano recarsi verso gli Stati Uniti sono aumentati soltanto del 2% - osserva il numero uno dell'associazione -. Se l'America avesse semplicemente tenuto il passo con la crescita globale del long haul internazionale in questo decennio, 78 milioni in più di turisti avrebbero visitato gli Stati Uniti, aggiungendo 606 miliardi di dollari all'economia del Paese e favorendo 467mila nuovi posti di lavoro annualmente". Ancora secondo le statistiche Us Travel Association 2000-2010, anche i viaggi d'affari avrebbero subito una flessione progressiva, calcolata attorno al 21%. Ma ora, per questo settore, "si prevede una crescita fino al 2014 - annuncia Roger Dow -, sebbene a un ritmo piuttosto lento, tra l'1,2 e l'1,7% l'anno".
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