Lavoro e turismo, come sfruttare la blockchain per il recruiting

Si parla con sempre maggior insistenza di blockchain, ma ancora pochi comprendono di cosa si tratti in concreto e quali possano essere le sue potenzialità. L’argomento inizia a farsi largo anche nell’ambiente del turismo organizzato e potrebbe rivelarsi uno strumento particolarmente utile anche in materia di gestione delle risorse umane, come spiega una recente indagine del Gruppo Hays, specializzato in recruiting internazionale.

Innanzitutto, bisogna chiarire una volta per tutte di cosa si stia parlando. La blockchain è, spiega lo studio, “una rete digitale di nodi che si trasferiscono valore attraverso un sistema di algoritmi e regole crittografiche, formando un registro aperto, distribuito tramite tecnologia peer to peer, attraverso il quale tenere traccia delle transazioni fra due parti in maniera verificabile e permanente”. Nell’ambito del recruiting può rivelarsi fondamentale per verificare skill e qualifiche dei candidati, individuare i profili migliori, gestire contratti e buste paga, come spiegano nell’indagine Pwc e Deloitte.

Verifica dei dati
La blockchain può essere utilizzata per verificare le identità, le qualifiche, le credenziali e le esperienze dei potenziali candidati durante il processo di selezione, mandando in pensione le referenze. Una volta conseguita una qualifica, infatti, i professionisti possono inserire il certificato nella blockchain e questa non necessiterà di essere ulteriormente verificata, restando a disposizione di ogni recruiter.

Tempi di selezione più brevi
Fattori che comportano una notevole riduzione delle tempistiche della selezione, nonché una maggiore precisione del matching tra quello che cercano le aziende e il profilo del candidato.

Smart Contract
Ma la blockchain può essere adottata nella stesura dei ‘contratti intelligenti’ e, se utilizzata per archiviare le informazioni sulla risorsa sin dal primo colloquio, può esser utile all’Hr per tenere traccia di qualsiasi modifica nei dati.

Pagamenti
Un altro utilizzo fa riferimento ai sistemi di pagamento dei dipendenti. “Questo aspetto – spiega Hays - è più avanzato, ma vi sono già degli esempi di utilizzo di questa tecnologia basati sull’assunto che bitcoin e criptovaluta saranno presto abbastanza stabili da poter sostenere l’intero sistema di gestione dei pagamenti dei dipendenti di un’azienda”.

Nonostante le evidenti potenzialità della tecnologia, l’applicazione della blockchain per la gestione della forza lavoro di un’azienda deve essere però valutata con estrema attenzione. “Il recruiter, infatti, avendo a che fare quotidianamente con le identità dei dipendenti e le politiche salariali delle imprese, deve essere sicuro al 100% della stabilità e sicurezza di un sistema prima di introdurlo in azienda”.

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