Ventaglio tenta la strada del concordato preventivo

Ventaglio chiede il concordato preventivo. Scaduto il termine (stabilito dall'assemblea dei soci del 26 ottobre) per il versamento di 6 milioni di euro nelle casse sociali, il Gruppo tenta ora una nuova strada per evitare il fallimento, soddisfando almeno una parte dei creditori. "Il consiglio di amministrazione - precisa una nota del Ventaglio - ha accertato l'intervenuta causa di scioglimento della società e darà corso agli adempimenti di legge". Nella riunione di ieri, il cda ha dunque deliberato di "dare mandato al presidente di predisporre bozza di richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo con ristrutturazione". La richiesta sarà sottoposta all'approvazione nella prossima riunione del cda, "da tenersi entro il corrente mese di dicembre". La domanda dovrà poi essere accettata dal tribunale competente. Nella riunione prevista entro fine mese, il consiglio di amministrazione "valuterà tutte le ulteriori iniziative volte a garantire la prosecuzione dell'attività commerciale". Inoltre, il cda ha deliberato di dare mandato al presidente di convocare l'assemblea dei soci per l'11 gennaio (in terza convocazione). L'ordine del giorno comprende "la nomina di un collegio di liquidatori, l'indicazione dei criteri in base ai quali il collegio dei liquidatori dovrà condurre la propria attività e la nomina di un sindaco supplente". Infatti, il Ventaglio ha incassato negli ultimi giorni le dimissioni del sindaco supplente Alessandro Arrighi e del consigliere di amministrazione Franco Radice. I liquidatori nominati precedentemente, inoltre, hanno dichiarato di non accettare l'incarico.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana