Crac Livingston, Ferrero patteggia un anno e dieci mesi

Un anno e dieci mesi per Massimo Ferrero a seguito del crac Livingston. Ferrero, che è stato presidente del vettore fallito il 16 dicembre 2011 ha patteggiato una durata della pena di 22 mesi al Tribunale di Busto Arsizio.

L’epilogo arriva dopo una lunga serie di rinvii, che hanno accertato le responsabilità dell’allora presidente e attualmente numero uno della Sampdoria, imputato per bancarotta fraudolenta. Un crac che aveva portato a  bruciare circa 40 milioni di euro.

Nella vicenda erano stati coinvolti anche altri manager della compagnia: Giovanni Sebastiani, Giancarlo Celani, Domenico Silvestri, Pellegrino D’Aquino e Bruno Colombo per bancarotta fraudolenta, mentre Massimo Cassano, Rocco Palmisano e Angelo Valia per omesso controllo.

Ferrero ha potuto godere di attenuanti generiche, grazie a un ruolo marginale nel fallimento del vettore riconosciutogli dal giudice, e non potrà usufruire della sospensione condizionale, per una condanna penale di gioventù. Ferrero sconterà la pena presumibilmente non in carcere, ma con l’affidamento ai servizi sociali.

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