Effetto Trump sui viaggi: in picchiata le ricerche dei voli

L’effetto Trump raffredda la voglia di volare dei viaggiatori internazionali. Da quando il neopresidente degli Stati Uniti ha avanzato l’ipotesi di vietare i viaggi ai cittadini di sette Paesi musulmani, la domanda di trasporto aereo nel Paese si è notevolmente affievolita, come mostrano i numeri di Hopper, una società specializzate nelle analisi dei dati di volo.

In controtendenza solo i russi
In base alle sue rilevazioni, infatti, le ricerche di voli commerciali per gli Usa sono diminuite del 17%; un dato in assoluto non alto, ma che rappresenta un unicum; subito dopo le elezioni, infatti, come spiega il chief data strategist Patrick Surry, è raro che ci sia una diminuzione del voli per il Paese: “Di solito, invece - spiega -, assistiamo sempre a un aumento delle ricerche dei voli dopo un evento, anche nel caso di attacchi terroristici, e non il contrario”.

I dati sono in diminuzione per 94 Paesi su 122 analizzati, con le ricerche di voli dalla Cina agli Usa diminuite di un terzo e quelle dall’Australia a meno 25%. “Un’ipotesi - aggiunge Surry - è che il Paese sia percepito come non così accogliente come prima”.

In controtendenza è la sola Russia: da quel Paese le ricerche, dopo le elezioni, sono infatti aumentate dell’88%. Finora Hopper ha analizzato 3,5 miliardi di ricerche di prezzo e itinerari.

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