Il commento del direttore
Remo Vangelista
“L’Europa ormai non può più difendersi più da sola, non può contare sulla produzione di energia, dovremmo almeno essere indipendenti sulla connettività con il resto del mondo. E a Ita serve una casa grande e solida”. Così Carsten Spohr, amministratore delegato del gruppo Lufthansa, che si dichiara ottimista sulle nozze con Ita Airways, nonostante i paletti dell’Antitrust Ue.
Soprattutto perché, spiega al Corriere della Sera, “questa è una gara contro i grandi vettori asiatici, americani, del Golfo Persico, del Bosforo”. A Bruxelles, però, sono preoccupati perché meno vettori in competizione tra loro potrebbe significare un aumento dei prezzi dei biglietti e una riduzione della qualità del servizio e della mobilità. Per questo pretendono da Ita-Lufthansa e Iag-Air Europa sacrifici senza precedenti, che toccano anche le rotte più redditizie, quelle transatlantiche. Risultato: il matrimonio tra Iag e Air Europa è stato sospeso mentre quello tra Ita e Lufthansa, al momento, va avanti. A Roma, intanto, si attende l’esito dell’Antitrust Ue e, per ora, la data ultima è il 6 giugno.