La vicenda Catullo-Save e i voli sulla Sicilia nel mirino dell'Enac

Il Catullo di Verona e i servizi sulle isole minori della Sicilia. Sono stati questi i due punti principali presi in esame dall’Enac nel corso del cda svoltosi stamane.

Rispetto al gestore aeroportuale di Verona, emerge che la società "sta tuttora valutando la negoziazione di una parte del proprio capitale - si legge in una nota diffusa da Enac - con l’obiettivo di procedere a uno scambio azionario tra la Catullo S.p.A. e la Save S.p.A., società di gestione dello scalo di Venezia".

Tale scambio, secondo quanto evidenziato dal d.g. Enac Alessio Quaranta “porterebbe la quota di azioni della Catullo in Save allo 0,9 per cento, mentre la quota della Save in Catullo diventerebbe del 5 per cento".

Tali condizioni porterebbero l’operazione finanziaria "al di fuori degli ambiti di intervento previsti dal Decreto Ministeriale di riferimento, il n. 521 del 1997 – prosegue la nota -, in base al quale, pertanto, l’Enac non ha titoli né può essere chiamato a esprimere pareri in merito".

Sul tema della Sicilia, invece, l’Enac si dice pronta a convocare una Conferenza dei Servizi per valutare l’affidamento delle operazioni su Lampedusa e Pantelleria, in vista della scadenza, prevista per fine ottobre, degli oneri di servizio per le due destinazioni.

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