Manifestazioni in Thailandia, le contromisure dello scalo di Bangkok

"Consigliamo a quanti debbano recarsi al Bangkok Suvarnabhumi Airport di presentarsi almeno 4 ore prima della partenza del proprio volo”.

È questo l’avviso diramato da Rawewan Netrakavesna, general manager del Bangkok Suvarnabhumi Airport, in accordo con l’Airports Authority of Thailand, Aot, per far fronte agli eventuali disagi ipotizzati per il 13 gennaio.

In quel giorno è infatti previsto un blocco di 12 aree nella città di Bangkok da parte del gruppo di protesta Pdrc, People's Democratic Reform Committee, guidato da Suthep Thaugsuban.

Per garantire i servizi ai passeggeri anche durante la manifestazione, il Suvarnabhumi Airport ha coordinato un piano d’emergenza per quanti siano impossibilitati a raggiungere l’aeroporto.

Tra le misure adottate, le deviazioni dei tradizionali percorsi degli shuttle tra Suvarnabhumi e Don Mueang International Airports e la possibilità di mettere al servizio dei passeggeri taxi e limousine dell'aeroporto.

Dal 10 gennaio, inoltre, Aot impiegherà il personale di varie associazioni, tra cui l’Association of Thai Travel Agent (Atta), la Thai Hotels Association e la Tourism Authority of Thailand (Tat), per assistere i passeggeri all’aeroporto. E un centro, l’Airport Operation Centre (Aopc), operativo 24 ore su 24, sarà attivo per coordinare e agevolare il lavoro tra organizzazioni ed agenzie.

Intanto alla conferenza stampa organizzata dal Ministro degli affari esteri, Sihasak Phuangketkeow, permanent secretary, ha confermato che le ambasciate saranno tenute aperte e gli aeroporti non saranno bloccati dai manifestanti grazie anche al dispiegamento di 14mila forze di sicurezza per sorvegliare la città di Bangkok.

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