Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il 2025 si chiude come un anno chiave per Msc Crociere sul mercato italiano”. Così Leonardo Massa, vp Southern Europe, sintetizza un esercizio segnato non dalla crescita dei volumi, ma dal consolidamento del prodotto e dal miglioramento della redditività per il trade.
“L’offerta sul mercato italiano è rimasta stabile, mentre il prezzo medio è aumentato in linea con i costi, consentendo alle agenzie di viaggi di lavorare su margini più sostenibili. Una scelta che ha retto nonostante una domanda frammentata, con Pasqua e i ponti di aprile e maggio che hanno spostato parte delle prenotazioni, rendendo l’estate sotto data”.
La roadmap
Per il 2026 la rotta resta invariata “crescita controllata e focus sui ricavi. L’ingresso di Msc World America, operativa tutto l’anno, e l’arrivo di Msc World Asia a fine 2026 porteranno un incremento misurato dei posti letto, con pieno impatto nel 2027”. Due le novità di prodotto “debutto in Alaska da maggio 2026 con Msc Poesia e crociere settimanali da Seattle, e posizionamento annuale di una nave nella Repubblica Dominicana dall’inverno 2026-27, con raddoppio dell’offerta caraibica e nuovi imbarchi da Santo Domingo dal 2027”.
Restano centrali Mediterraneo invernale, con Bari unico homeport operativo 12 mesi l’anno, Canarie, Emirati e mercato Usa, supportato da Galveston e Bremerhaven. Sul fronte industriale, firmato il contratto per portare a 8 le navi World Class: “Ogni unità vale 2.600 cabine, come 26 hotel da 100 camere”. Annunciata anche la nuova classe Frontier, 4 navi più 2 in opzione dal 2030. “Le crociere si vendono con due anni di anticipo: stiamo già lavorando su quel futuro”, conclude Massa.