Come cambia il bt, l'evoluzione e le opportunità per le agenzie

Da un business travel 1.0, di vocazione più classica e intermediata, a un 4.0, volto al bleisure e che guarda alle logiche mobile. Muove su questo sentiero il percorso evolutivo del mercato dei viaggi d’affari a livello globale.

A tracciare il quadro è Hrs, che ha monitorato i 'livelli di maturità' del segmento attualmente presenti nei mercati internazionali, individuando quattro stadi evolutivi, che gli operatori del turismo organizzato sono chiamati a osservare per rispondere con efficacia alle esigenze di un corporate che sta cambiando nelle modalità di approccio alla pianificazione e di fruizione dei prodotti.

Livello 1.0. Si tratta, spiega Flavio Ghiringhelli, vice president corporate solutions Western, Southern Eastern Europe Hrs, “di mercati governati da una logica di travel management tradizionale, con responsabilità centralizzate, linee guida e travel policy ben definite e che selezionano service provider precisi, con i quali stabiliscono accordi e gestiscono i viaggi”.  

Livello 2.0. È il caso del business travel italiano.  Qui, le aziende “stanno concentrandosi su una logica di procurement, andando quindi a cercare di ridurre i costi nella maniera più efficace possibile considerando tutte le logiche di outsorcing”. Le imprese si affidano così a terzi, agenzie e solutions provider, per la pianificazione e la gestione del viaggio, guardando al risparmio.

Livello 3.0. Un’evoluzione scaturita dai recenti eventi terroristici in Tunisia, Egitto, Francia e Belgio. In questo caso le aziende prestano “forte attenzione alla parte di ‘duty of care’, in cui la valutazione dei rischi è estremamente importante”. Le società cercano servizi facilmente fruibili per localizzare e mettersi rapidamente in contatto con i propri dipendenti o organizzarne il rimpatrio nell’eventualità di attentati o situazioni di rischio.

Livello 4.0. o ‘Marge travel’. È il trend più recente, volto alla ‘consumerizzazione’ e nelle mire del segmento mobile, capace di offrire flessibilità nelle decisioni e nella pianificazione, e soprattutto: rapido. “Le nazioni che si trovano a operare in questo stadio sono nazioni come gli Stati Uniti – precisa Ghiringhelli -, dove già ci sono anche logiche di bleisure molto forti, e il dipendente stesso, in occasione dei viaggi aziendali, approfitta del fine settimana, allungando il soggiorno e regalandosi momenti di relax”.  Comprenderne le logiche consentirà al travel di rispondere alle esigenze del nuovo corporate, ora più che mai 'Millennial' e disposto a personalizzare l’esperienza di viaggio.

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