Alitalia, piano restylingper vincere in agenzia

Alitalia non si ferma. E si fa bella per tornare a conquistare i propri clienti.

Un'operazione restyling che la compagnia aerea ha avviato già nei mesi scorsi, e che qualcuno aveva temuto potesse essere rallentata dall'uscita di scena dell'amministratore delegato Silvano Cassano.

Invece no, la conferma è arrivata stamani dal presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo che, in apertura della conferenza stampa a Fiumicino, nel quartiere generale del vettore, affiancato dal vicepresidente Az e ceo Etihad James Hogan, ha dichiarato: "Il piano non cambia di un millimetro. Siamo assolutamente in linea con gli obiettivi 2015 e stiamo accelerando gli investimenti".

Ecco allora che l'obiettivo del breakeven al 2017 rimane saldamente confermato, affiancato da una raffica di impegni in prodotto e nuovi collegamenti per tornare grande.

Tra le priorità di Alitalia c'è lo sviluppo del network, sia sul fronte intercontinentale - con le nuove rotte da Roma per Santiago e Città del Messico e allo studio l'apertura del Fiumicino-Pechino -, sia su quello internazionale e domestico.

Un terreno, quest'ultimo, che secondo Montezemolo resterà fondamentale, ma su cui non sono mancati i passi falsi. "Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo delle low cost, fortemente aiutate dalle Regioni - premette Montezemolo -. Purtroppo Alitalia si è privata di importanti slot e non sono cose che si recuperano in pochi mesi".

Oltre alla rete, verranno ampliati i servizi per i passeggeri business, con il servizio chauffeur gratuiti, e la connettività a bordo degli aeromobili per tutta la flotta.

Gli investimenti riguarderanno, inoltre, Fiumicino, dove prima della fine del 2016 verrà ultimato il terminal della compagnia, “uno spazio tutto nuovo - ha spiegato il presidente - che si chiamerà Casa Alitalia".

Una nuova area al Leonardo da Vinci, dove la presenza della ex compagnia di bandiera si confermerà preponderante, nonostante le dichiarazioni di un possibile disimpegno arrivate all'indomani dell'incendio del luglio scorso. "Non c'è dubbio - ha precisato Montezemolo - che paghiamo un prezzo troppo alto per quello che è successo a Fiumicino, ma abbiamo creato con Adr un gruppo di lavoro che si sta muovendo in funzione di tempistiche e necessità chiare".

Rispetto all'uscita da Az di Cassano il presidente ha tenuto a precisare: “L'ex a.d. Cassano - ha detto Montezemolo - si è dimesso per sua scelta. Lo ringraziamo per il suo lavoro, ma la scelta è stata totalmente personale".

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