Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ha avuto cali quantificabili tra il 10 e il 20% il turismo in Costiera Amalfitana a luglio. Rispetto agli scorsi anni gli operatori turistici della zona hanno rilevato un'evidente diminuzione di vacanzieri non solo per gli alberghi di fascia media, ma anche per le strutture ricettive a cinque stelle che, invece, nel passato non avevano risentito della crisi. Chi più, come Amalfi, Maiori, Minori, Atrani, chi meno, come Positano, Praiano e Ravello, tutti hanno avuto un calo di
turismo stanziale, mentre invece è aumentato quello del "mordi e fuggi". "È stato un luglio da archiviare in fretta - conferma Lorenzo Cinque, presidente provinciale degli albergatori -. Purtroppo il nostro turismo balneare, a differenza di quello escursionistico e culturale, non è per niente competitivo come lo era in passato. Oramai non si viene più in Costiera per restarvi a lungo e mancano in particolar modo i giovani. Inoltre c'è stato un aumento eccessivo di posti letto, con la nascita di agriturismo e bed and breakfast e, dunque, occorre rivedere l'organizzazione turistica in modo che la Costiera riacquisti la sua eccellenza"