Piano industriale
di Ita Airways:
le prime ipotesi

Dovrebbero essere le rotte intercontinentali il punto focale su cui si sta lavorando per il nuovo piano industriale di Ita Airways per il periodo 2026-2030. Piano che, secondo quanto affermato recentemente dal ceo Joerg Eberhart, dovrebbe essere ufficializzato soltanto dopo l’estate consentendo così di effettuare i dovuti approfondimenti.

Secondo quanto anticipato da Corriere.it, nel mirino ci sarebbero in particolare gli Usa, l’Asia e l’Africa, ma anche il Sud America potrebbe giocare un ruolo di primo piano. Il tutto, ovviamente, studiando le possibili sinergie con Lufthansa e i suoi partner e dando in contemporanea un’accelerata all’acquisizione di nuovi aerei per il long haul, che potrebbero essere 5, tutti Airbus.

Il network

Entrando nel dettaglio, sugli Stati Uniti gli occhi sarebbero puntati su Houston e Newark, scali dove si basa United Airlines, mentre in Asia nel mirino di sarebbero Singapore come priorità e Osaka. Inoltre, probabilmente già dall’anno prossimo, dovrebbe arrivare anche il secondo volo sull’India, da Roma a Mumbai, che consentirebbe di sfruttare gli accordi con Air India. Passando poi all’Africa, qui ci dovrebbe essere una revisione del network che potrebbe portare alla chiusura di Dakar, rotta in perdita, e l’apertura su Nigeria e Costa d’Avorio, caldeggiate dai tedeschi.

Cina in stand by

Per quanto riguarda il Sud America, il primo passo dovrebbe essere un semplice aumento delle frequenze delle rotte esistenti, mentre più avanti si potrebbero fare delle valutazioni su Santiago del Cile. In stand by, infine, la questione Cina dove si farebbero valutazioni solo dopo la riapertura dei cieli sulla Russia.

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