Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Grande Freddo non esiste più e anche se si ostina a farsi sentire a giorni alterni è davvero poco più di un fantasma del passato.
Il Grande Freddo non esiste più neanche simbolicamente; non servono scuse generazionali per non conoscere il film cult degli anni ottanta, diretto da Lawrence Kasdan e interpretato da un cast stellare.
Non esiste più perché Tidalholm, la villa nella Carolina del Sud dove è stata ambientata la pellicola, è stata messa in vendita per circa 4,5 milioni di dollari.
La fine di un'epoca, e anche degli affari per Beaufort, la cittadina che per decenni è stata meta turistica e oggetto di pellegrinaggi internazionali.
Occorre quindi lasciarselo alle spalle, questo Grande freddo, e iniziare a gioire di ogni pratica staccata, di ogni cliente soddisfatto, di ogni aereo partito (pieno) e in orario verso le destinazioni sulle quali si sono investiti gli ultimi risparmi.
Che l'alta stagione è davvero alle porte ed arriva sempre prima che poi e non ci si può permettere di farsi cogliere impreparati: che se il meccanismo della ripresa non è scattato negli ultimi tormentanti anni non è detto non possa attivarsi ora.
Ci vorrebbe questo spirito e questa presa di posizione netta di fronte alla situazione attuale, fosse solo anche per rendere omaggio alla Primavera che dopo un lungo Inverno è finalmente giunta.
Twitter @SGianuario