Siamo nel pieno della stagione estiva e data l’ormai sempre più diffusa attività di concedere in locazione immobili, anche da parte di agenti di viaggio,...
In questi giorni numerose agenzie viaggi (per la precisione: 1.872 agenzie viaggi, quindi circa il 25% di tutte le agenzie viaggi italiane, operative e non...) stanno ricevendo una PEC dal Ministero del Turismo che richiede loro di inviare un modulo di perizia giurata rilasciata da parte di revisore legale per l'autocertificazione dei requisiti previsti dal decreto che ha istituito il contributo a fondo perduto da 39 milioni (Decreto interministeriale del 28 giugno 2023, prot. n. 12331/23 di cui avevamo parlato già qui: Arrivano i 39 milioni per le agenzie viaggi e qui: La storia infinita del contributo a fondo perduto da 39 milioni di euro ).
Costa sta succedendo?
Come potrete leggere nella cronistoria che vi ho riepilogato in uno dei miei contributi sopra richiamati, il Ministero dal luglio 2023 ha pubblicato una serie di Decreti richiedendo già in passato, alle Agenzie Viaggi ammesse “con riserva” di integrare i dati forniti in sede di richiesta del contributo.
Adesso cosa chiede ulteriormente il Ministero?
Richiede una certificazione (che definisce “perizia giurata” ma che altro non è che una dichiarazione da firmare digitalmente, salvo ulteriori precisazioni che ad oggi non ci sono state fornite) che le agenzie viaggi devono richiedere ad un revisore legale “indipendente, obiettivo e non coinvolto nel processo decisionale” dell’agenzia viaggi che lo incarica: cioè non può essere il consulente diretto (commercialista) dell’agenzia viaggi / tour operator, ma un soggetto diverso ed esterno.
Cosa viene richiesto in questa certificazione?
L’agenzia viaggi ammessa con riserva deve cercare sul Decreto del Ministero (prot. 107861 del 18/03/2025 reperibile qui: https://www.ministeroturismo.gov.it/wp-content/uploads/2025/03/107861_CDR7_AdV_Decreto-di-concessione-in-parziale-riforma-al-decreto-del-06_11_2024-v0.3_signed.pdf ) il proprio nominativo in modo da verificare il motivo per il quale è stata “ammessa con riserva” e il revisore dovrà attestare nella sua dichiarazione da firmare digitalmente (su apposito modello fac-simile già predisposto dal Ministero) che i requisiti sono rispettati.
Quali sono questi motivi di “riserva” che il revisore deve attestare essere rispettati?
Sono sostanzialmente i seguenti:
- requisito di cui all’art. 2, comma 2, lett. d) del decreto prot. n. 12331/23: e cioè essere in regola con gli obblighi di protezione in caso d’insolvenza o fallimento nonché essere in possesso di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile per tutte le annualità 2019-2023
- requisito di cui all'art. 3, comma 9, dell‘ Avviso Pubblico n. 14406/23: e cioè che gli allegati 1 e 2 alla domanda di contributo siano compilati correttamente e contengano dati corretti e conformi alla documentazione presente in agenzia viaggi
Viene inoltre chiesto al revisore di attestare di aver svolto le verifiche sull’intera documentazione presentata dall’operatore economico per l’accesso al contributo e di verificare che siano rispettati gli obblighi e i termini a carico dell’agenzia viaggi e previsti dal contributo
Come si può comprendere da quanto sopra riepilogato, la richiesta è oltremodo invasiva per tutta una serie di motivi:
- già in precedenza il Ministero aveva chiesto alle agenzie viaggi ammesse con riserva di integrare la documentazione
- ora richiede un adempimento ulteriore, non previsto dai Decreti e dagli Avvisi Pubblici che hanno istituito il Contributo,
- questo adempimento (l’attestazione del revisore) avrà un costo sicuramente non di poco conto data l’assunzione di responsabilità che si richiede al professionista,
- imponendo una scadenza perentoria (attestazione da fornire entro 15 giorni dalla ricezione della PEC) in periodo di incombenti scadenze per gli agenti di viaggio (nel pieno della stagione estiva) e per i professionisti (nel pieno della stagione dei bilanci e modelli dichiarativi).
Ancora una volta, purtroppo, il Ministero sembra dimostrare scarsa considerazione per le esigenze e gli interessi degli Agenti di Viaggio: ricordiamo che stiamo parlando di un contributo a fondo perduto da erogarsi a sostegno dell’emergenza covid del 2021 (e a luglio 2025 il 25% delle agenzie viaggi sta ancora attendendo di incassarlo per intero!).
Nel mio contributo dello scorso giugno 2024 scrivevo questa frase che a distanza di un anno non posso che riproporre integralmente: “quello che sembra emergere è una difficoltà di comunicazione e di rapporti tra il Ministero ed il mondo delle Agenzie Viaggi, e il tavolo di confronto aperto proprio a seguito di quest’ultimo Decreto potrebbe essere l’occasione per migliorare e riallacciare i rapporti”.
Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.eu – www.travelfocus.it