Quanto costa la privacy in agenzia Fiavet chiede regole per il settore

Un codice di condotta condiviso con il Garante della privacy per permettere alle agenzie di rispettare le regole senza che i costi lievitino a dismisura. È questa la proposta lanciata dal presidente Fiavet Jacopo De Ria (nella foto) per quanto riguarda il nuovo regolamento sul trattamento di dati personali in vigore dal 2016 e a cui dal prossimo 25 maggio anche le agenzie di viaggi e i tour operator dovranno tassativamente adeguarsi.

"Le agenzie - ha sostenuto De Ria - hanno peculiarità specifiche su questo tema, quindi sarebbe opportuno pensare a un accordo con il Garante per dire quali sono le buone prassi da seguire". Una bussola a uso e consumo della distribuzione che "possa anche diventare un elemento di valore importante nei confronti dei clienti" e che aiuti a capire le specificità di un settore formato nel 65% dei casi da micro-imprese con meno di tre dipendenti che,  ha ricordato De Ria, "vogliono rispettare le regole ma allo stesso tempo vogliono farlo rimanendo sul mercato, senza che questo comporti ulteriori costi per le aziende".

Del resto se molte delle norme contenute nel nuovo regolamento europeo non sono altro che conferme del Codice sulla privacy risalente a venti anni fa, diverse sono le novità introdotte dal Gdpr.

A cominciare dal registro dei trattamenti, che ora diventa parte integrante di un sistema di corretta gestione dei dati personali, e dal Data protection Officer (Dpo), la nuova figura che dovrà formare il personale dell'azienda sui temi della privacy e vigilare sulla corretta osservanza della normativa. Anche se, va detto, il dibattito sulla necessità che anche le agenzie debbano avvalersi di questa figura è appena agli inizi.

Amina D'Addario

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