Direttiva pacchetti,il grande mistero: il destino del turismo è ancora da scrivere

Per dirla semplicemente, potrebbe ancora succedere di tutto. Ricordando però un dettaglio fondamentale: le regole previste dalla direttiva pacchetti Ue non sono oggetto di discussione. Il lavoro, adesso, è recepire le leggi europee e inserirle nel panorama normativo italiano.

La prossima tappa, dopo il varo del testo della legge, è l’approdo in commissione speciale, previsto per domani. La commissione potrà poi esprimersi in merito al testo, “ma quello che accadrà poi è difficile da indovinare”, confessa Federico Lucarelli, referente legale di Fiavet. Un esempio? “Quando approdò in commissione il famoso Codice del Turismo, il parere espresso fu negativo su alcune parti. Il Governo decise poi di andare avanti comunque”.

Insomma, il parere della commissione è sicuramente importante dal punto di vista politico “ma è consultivo”, precisa l’avvocato, quindi non vincolante. Molto dipenderà dal Governo che si dovrà far carico di varare definitivamente il decreto.

I prossimi passi dell'iter
Ancora una volta, dunque, la questione potrebbe essere legata allo sblocco dell’impasse istituzionale. Una volta che la commissione si sarà espressa, infatti, il testo dovrà passare al Governo per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Ma questo passaggio è tutto da vedere, dal momento che l’esecutivo uscente è in carica per gli affari correnti.

Senza dimenticare un altro elemento. “È già stata aperta una procedura di infrazione dall’Ue per il ritardo nel varo della legge per recepire la direttiva pacchetti”, precisa l’avvocato Lucarelli. Una procedura che potrà chiudersi o meno con un sanzione, ma che ricorda un elemento importante: il tempo è scaduto.

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