Questione Iata: Aiav chiede alle agenzie di avere coraggio

Il confronto fra Iata e agenti di viaggi si inasprisce sul tema della riduzione dei tempi di pagamento della biglietteria a partire dal prossimo 2020, e Aiav chiede una prova di coraggio alle agenzie.

“La Iata assume posizioni prevaricatrici e arroganti solo perché conta sull’inerzia delle associazioni, ma soprattutto degli stessi agenti di viaggi che ne subiscono gli effetti” sostiene il presidente di Aiav, Fulvio Avataneo. Le questioni aperte con Iata riguardano anche i pagamenti con carte di credito corporate, che l’associazione dei vettori tende a scoraggiare: “E per questo motivo l’abbiamo chiamata in giudizio e siamo in attesa di sentenza”.

I motivi di scontro, sono, quindi, molteplici e a fronte di questi Avataneo chiede alle agenzie “di mandare un grande segnale alla Iata, ma per farlo è necessario il coraggio. Anche quello di perdere qualche vendita, visto e considerato che il rischio che si corre è di perderle del tutto”.

Secondo Aiav “quella di Iata è una politica miope tendente a valutare solo piccoli risparmi, forse addirittura risibili rispetto agli enormi volumi transati a livello mondiale, i quali rischiano di ritorcersi contro le compagnie aeree man mano che i vettori a basso costo andranno a occupare anche le tratte intercontinentali, finora monopolio delle compagnie legacy”.

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