Halldis sugli affitti brevi: Milano è immune dal ‘centricidio’

“Non sembra esserci una correlazione tra la perdita di abitanti del centro e il boom dell’uso transitorio degli appartamenti, soprattutto legato alla commercializzazione sulle piattaforme online. E in più il centro di Milano sta in realtà recuperando abitanti ormai dal 2014”. Antonio Rainò, responsabile dell’Osservatorio Halldis sul mercato degli affitti brevi (a destra nella foto), smentisce le ultime analisi uscite sui giornali, in base alle quali il centro di Milano si starebbe spopolando di residenti a causa del rincaro spropositato dei prezzi dovuto, appunto, all’aumento della richiesta turistica nel campo degli affitti brevi.

La perdita di abitanti è precedente all'avvento di Airbnb
Secondo l’analisi di Halldis il centro di Milano ha iniziato a perdere popolazione dal 2001 in concomitanza con l’impennata dei prezzi delle case. La società fa notare anche come nel decennio 1999-2009 il centro abbia perso ben l’8,5% della popolazione, a fronte di un calo della popolazione dell’intera città del 2,5%. La popolazione del centro città (Municipio 1) ha invece ripreso a crescere con un trend sempre positivo a partire dal 2014, ovvero proprio in pieno boom di Airbnb ai tempi dell’Expo e con il conseguente affermarsi di Milano come meta turistica internazionale. 

Il 'rinascimento milanese'
Se prima la popolazione se ne andava dal centro per l’aumento dei prezzi, ma anche a causa del peggioramento della qualità della vita e dei servizi, “il cosiddetto ‘rinascimento milanese’ di questo secondo decennio del millennio - spiega Rainò - ha avuto come effetto anche un incremento della popolazione in centro”.

Halldis gestisce oltre 2.000 proprietà in 25 località in Italia - di cui 350 nel capoluogo lombardo e di queste 100 nel centro della città - ed Europa per conto di proprietari privati e istituzionali (banche, fondi e SGR), affittate per uso turistico o motivi di lavoro. A breve Halldis avrà nel suo portafoglio milanese anche Torre GalFa, il più antico grattacielo del capoluogo lombardo, dove gestirà 63 appartamenti.

“Negli ultimi anni 20 anni - spiega Alberto Melgrati, managing director Halldis (a sinistra nella foto) - il mercato immobiliare italiano ha conosciuto il più grande boom di sempre a cui è seguito un clamoroso tonfo, dal quale abbiamo iniziato a riprenderci solo negli ultimi anni, peraltro con numeri molto diversi tra le varie città e tra le diverse zone del Paese (Nord-Sud e città-provincia). Il centro di Milano in questi 20 anni ha seguito in parte quanto avveniva a livello generale, anche se ha resistito sicuramente meglio di altre zone. Per esempio, i prezzi sono continuati a crescere fino al 2010, quando invece nel resto della città (e d’Italia) erano ormai in calo da un paio di anni”.

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