Italia in tenuta nell'analisi dell'Hotel Price Index

Costa una media di 125 euro dormire una notte in Italia. E, a sorpresa, spetta alle regioni del Sud la palma delle zone più costose dove soggiornare. Al top la Campania, che grazie all’alta tenuta dei prezzi degli alberghi di Capri e Positano, mostra un’ottima media regionale, con 160,5 euro per notte.

“Secondo la nostra analisi - dice Walter Lo Faro, senior director di Hotels.com per il mercato del Sud Europa - città molto popolari del Sud Italia hanno registrato alcuni tra i prezzi più bassi del Paese: è il caso ad esempio di Palermo, Catania e Agrigento. Ma i prezzi hanno tenuto perché altre aree, come la Costiera Amalfitana e la baia di Napoli, rimangono destinazioni esclusive, molto amate dai turisti stranieri. E Positano e Capri si dividono la testa della classifica nazionale con una media di 216 euro a notte”.

L’Hotel Price Index di Hotels.com segnala una sostanziale tenuta dei prezzi nel corso del 2012, con un +2 per cento rispetto al 2011, ma, analizzando la situazione delle diverse città, crescita e decremento delle tariffe hanno un andamento a macchia di leopardo. Anche fra destinazioni molto vicine.

“Sono stati molti i fattori che hanno potuto influenzare i prezzi - dice Lo Faro -. Ad esempio, diverse destinazioni hanno introdotto nel 2012 la tassa di soggiorno e questo può aver avuto un effetto sia sulla scelta di queste città, sia sui prezzi applicati dalle strutture; anche il terremoto in Emilia del maggio scorso ha purtroppo avuto una ricaduta sugli hotel”. Senza contare che il calo di turisti nazionali, confermato dai dati ufficiali, ha prodotto uno spostamento dei flussi.

“Una delle ragioni della diminuzione delle tariffe nelle destinazioni balneari - conferma Lo Faro - è stata il calo del turismo interno, che ha avuto un effetto soprattutto sulle destinazioni amate dagli italiani (ad esempio, Rimini ha mostrato una flessione del 3 per cento e Riccione del 7) e ha invece avuto un impatto minore su mete più internazionali come Costiera Amalfitana e baia di Napoli. Le città d’arte, di solito più frequentate dai turisti internazionali, hanno risentito meno del calo: Venezia ha fatto registrare un aumento dei prezzi del 2 per cento e Firenze del 6”.

Le prime indicazioni per quest’anno mostrano un buon interesse per le città italiane. “Le ricerche di hotel a Firenze sono cresciute del 36 per cento, a Roma del 28 e a Venezia del 26; anche le città balneari hanno mostrato incrementi rilevanti - dice Lo Faro -.Possiamo dire che l’interesse nei confronti dell’Italia quest’anno è sicuramente alto”.

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