Crisponi, Sardegna: "No alla tassa di soggiorno"

Anche l'assessore del Turismo della Sardegna, Luigi Crisponi, si inserisce nella querelle sulla tassa di soggiorno. "Se fosse applicata - commenta - sarebbe un'idea sbagliata, realizzata nel momento sbagliato". Secondo l'assessore l'imposta è un'idea errata in sè "perché provocherebbe un grave danno alla competitività del nostro sistema e lancerebbe un messaggio negativo, che striderebbe fortemente con le politiche promozionali regionali e nazionali".  Secondo Crisponi si andrebbe a tassare ingiustamente il turista in un momento in cui proprio i consumatori stanno riducendo le voci che riguardano le vacanze dal bilancio famigliare. Inoltre si andrebbe a danneggiare le imprese di un settore strategico per il Paese. Secondo l'esponente dell'esecutivo, sono altre le azioni a cui pensare per il settore turistico: "Puntiamo sul binomio promozione-qualità - dice - e la giunta Cappellacci ha già avviato una serie di iniziative per l'allungamento della stagione turistica, per la formazione degli operatori del settore e per il miglioramento della strutture ricettive".

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